Regione Piemonte, disastrosa campagna vaccinazioni anti covid


— Foto: Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte —

 

Tutti i disservizi denunciati dalla popolazione piemontese, le code nonostante l’appuntamento, i pass non aggiornati e il tilt del portale “Piemonte vaccina”, sono davanti agli occhi di tutti e determinano una situazione a dir poco allarmante, nonostante le confuse notizie che rimbalzano tra mille inaccettabili giustificazioni. Il nuovo tetto di inoculazioni giornaliere stabilito dal commissario Francesco Paolo Figliuolo alla Regione Piemonte è di 40 mila dosi giornaliere, quando in realtà si sono raggiunte soltanto 24 mila vaccinazioni al giorno. Perché questo ritardo, quando il sopraggiungere delle tanti varianti letali portate dal virus sono la concreta minaccia per la popolazione suddivisa tra persone fragili e meno, ma con il reale pericolo di contagi? Come in tutte le situazioni legate tra politica, enti regionali e istituzioni associate alla sanità del nostro Paese, c’è un’assoluta confusione di dati, di sconcertanti accuse degli uni contro gli altri, mentre da moltissimi mesi constatiamo la media di oltre 300 decessi al giorno a livello nazionale. L’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, conferma che il potenziale del Piemonte è superiore di 15 mila dosi rispetto alle performance di questi giorni: “Quello che manca sono i vaccini, se arrivano la nostra macchina può incrementare”. Ecco, quello che dicevamo pocanzi è questo insopportabile rimpiattino, un darsi vicendevoli accuse e mai prendersi le proprie responsabilità su questioni di una gravità immensa.

Il Piemonte vuole dare una netta accelerazione alla campagna vaccinale, nel rispetto del target indicato dal Commissario straordinario Generale Figliuolo– affermano il Presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi- ma con la consapevolezza che è necessario arrivare in tempi brevi ad una copertura il più possibile estesa della popolazione. Per farlo coinvolgiamo ancora una volta gli enti locali (Comuni, Province, Comunità Montane) e le farmacie che hanno una presenza capillare e ramificata sul territorio e che fin dall’inizio ci hanno dato un grande supporto. Da parte del Governo ci attendiamo che prosegua il regolare arrivo delle dosi promesse, presupposto fondamentale per vaccinare il più possibile.

 “Le farmacie del Piemonte hanno immediatamente recepito la richiesta per andare incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto quelli delle fasce più fragili, e saranno a disposizione per aiutare nella fase di pre-adesione al vaccino.

Sarà quindi il farmacista, su richiesta del cittadino, a inserire il codice fiscale dell’assistito, le 20 cifre della tessera sanitaria (che non coincidono con il codice a barre), la categoria a cui il cittadino appartiene (indicate dal menù a tendina) ed il telefono dell’utente, in modo che questo possa essere contattato dalla propria ASL per la definizione dell’appuntamento vero e proprio. Anche in questa occasione la farmacia è a fianco della Regione e dei cittadini per fare la propria parte nella battaglia contro la pandemia.

Le farmacie sono da sempre interlocutore privilegiato del cittadino in tema di salute: siamo orgogliosi di essere sempre più parte attiva in questa situazione emergenziale, mettendo a disposizione la nostra rete logistica e professionale. Attendiamo di poter partire con la vaccinazione”- dichiarano Massimo Mana, presidente di Federfarma Piemonte e Mario Corrado, presidente di Assofarm.

Oggi, 25 aprile 2021-  festa della Liberazione- tutte queste cose in Piemonte non le abbiamo ancora viste!

Salvino Cavallaro

 

 

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